L’intelligenza artificiale porta a un stravolgimento di ogni quadro di riferimento, in ogni settore economico, sociale, culturale e ambientale della collettività. Le regole, le leggi e le formule per ogni ambito non valgono più: si modificano fino a essere irriconoscibili. Le previsioni non si possono più fondare su nessun modello noto; non solo cambiano le quantità, ma cambia completamente anche il quadro delle qualità. Il tutto in un contesto internazionale e secondo un sistema olistico.
Il dibattito politico, sociale e scientifico affronta, o almeno dovrebbe affrontare, queste tematiche con un approccio multidisciplinare ed interdisciplinare. Si tratta di una vera e propria soluzione di continuità, una sorta di vaso di Pandora che ci apprestiamo ad aprire, da cui potrebbero scaturire non solo venti di istruzione, ma anche venti di mutamento e rivoluzione.
Riflettendo sulla storia dell’uomo ci piace pensare che i mutamenti e quindi il progresso delle società umane non rispondano esclusivamente ad una logica economica, quanto alla forza della società e alle scelte etiche e morali, attraverso le quali è possibile controllare le forze dell’economia, imbrogliandole senza far perdere loro efficacia e indirizzandole attraverso dei limiti adeguati. Ciò tanto più all’interno di un sistema liberale e di mercato, i cui principi devono essere tutelati e le attività regolamentate per non cedere a forme di oligopolio e di mercati protetti a
scapito di consumatori.
IATO vuole affrontare tutti questi temi, ma declinandoli nel quadro dello sviluppo locale, con specifico riferimento allo sviluppo locale di Torino, della sua area metropolitana e del Piemonte.
Siamo tutti ben consci che si tratta di un giro di boa fondamentale e fondante probabilmente per i prossimi cinquant’anni. Intelligenza artificiale, industria 6.0, la rivoluzione socioeconomica e la transizione digitale sono temi che sul nostro territorio, come su tutti gli altri, avranno un effetto dirompente.
Ragionare su questi temi significa porre le basi necessarie per riuscire a trarne effetti positivi e mitigarne gli effetti negativi.
Ragionare significa attivare le migliori energie intellettuali, imprenditoriali, finanziarie, sociali e politiche per poter dare risposte di sistema attraverso le quali, nella piena autonomia libertà di ogni singolo, si possano sviluppare sinergie e collaborazioni nell’ottica di uno sviluppo sostenibile socialmente e ambientalmente.